Open access | Campi Flegrei, Vesuvius and Ischia Seismicity in the Context of the Neapolitan Volcanic Area

Open access | Campi Flegrei, Vesuvius and Ischia Seismicity in the Context of the Neapolitan Volcanic Area

Published: 24 June 2021

Campi Flegrei, Vesuvius and Ischia Seismicity in the Context of the Neapolitan Volcanic Area

Giudicepietro F, Ricciolino P, Bianco F, Caliro S, Cubellis E, D’Auria L, De Cesare W, De Martino P, Esposito AM, Galluzzo D, Macedonio G, Lo Bascio D, Orazi M, Pappalardo L, Peluso R, Scarpato G, Tramelli A and Chiodini G (2021) ​
Front. Earth Sci. 9:662113. doi: 10.3389/feart.2021.662113

Abstract
Lo studio della sismicità in un ambiente vulcanico fornisce importanti informazioni sullo stato di attività dei vulcani. La sismicità dei vulcani napoletani, Campi Flegrei, Vesuvio e Ischia, mostra caratteristiche distintive per ogni vulcano, coprendo una vasta gamma di modelli e tipi. In questo studio abbiamo localizzato alcuni significativi sciami sismici vulcano-tettonici che si sono verificati nei Campi Flegrei e nel Vesuvio. Inoltre, abbiamo confrontato l’evoluzione dei terremoti, la magnitudo e il rilascio di energia sismica dei tre vulcani. Inoltre, abbiamo considerato i risultati dell’analisi sismica alla luce dei dati geochimici e di deformazione del suolo che contribuiscono a definire lo stato di attività dei vulcani. Nei Campi Flegrei abbiamo identificato una struttura sismogenica a bassa profondità nella zona Pisciarelli che è stata attivata ripetutamente. L’aumento della sismicità accompagna un’escalation dell’attività idrotermale e una fase di sollevamento del suolo. Al Vesuvio si registra una sismicità molto superficiale, che negli ultimi anni ha mostrato un aumento in termini di numero di eventi all’anno. I terremoti sono solitamente localizzati proprio sotto l’asse del cratere. Sono concentrati in un volume interessato dal sistema idrotermale. Infine, Ischia mostra generalmente un basso livello di sismicità, tuttavia, nella zona di Casamicciola possono verificarsi eventi di magnitudo moderata e questi sono potenzialmente in grado di causare gravi danni alla città e alla popolazione, a causa della loro piccola profondità ipocentrale (tipicamente < 2,5 km). Dopo la crisi sismica del 21 agosto 2017 (mainshock di magnitudo M = 4), la sismicità è tornata ad un livello basso in termini di tasso di ricorrenza e magnitudo dei terremoti. La sismicità di queste tre diverse aree vulcaniche mostra alcuni aspetti comuni che evidenziano un ruolo rilevante dei processi idrotermali nella sismogenesi delle aree vulcaniche. Tuttavia, mentre i principali sciami nei Campi Flegrei e la maggior parte dei terremoti vesuviani sono distribuiti lungo strutture simili a condotti, la sismicità di Ischia è principalmente localizzata lungo faglie. Inoltre, l’evoluzione temporale della sismicità nell’area vulcanica napoletana suggerisce un concomitante aumento del verificarsi di terremoti sia nei Campi Flegrei che nel Vesuvio negli ultimi anni.

Copyright © 2021 Giudicepietro, Ricciolino, Bianco, Caliro, Cubellis, D’Auria, De Cesare, De Martino, Esposito, Galluzzo, Macedonio, Lo Bascio, Orazi, Pappalardo, Peluso, Scarpato, Tramelli and Chiodini. This is an open-access article distributed under the terms of the Creative Commons Attribution License (CC BY). The use, distribution or reproduction in other forums is permitted, provided the original author(s) and the copyright owner(s) are credited and that the original publication in this journal is cited, in accordance with accepted academic practice. No use, distribution or reproduction is permitted which does not comply with these terms.