Di Stefano Santini, Matteo Basilici, Chiara Invernizzi, Danica Jablonska, Stefano Mazzoli, Antonella Megna, Pietro Paolo Pierantoni.
Utilizzando sezioni trasversali pubblicate e una serie di vincoli geologici, è stato sviluppato un modello geologico 3D di un’area importante del settore adriatico dell’Italia peninsulare, ovvero le Marche. Quindi, sul modello strutturale precostruito è stata applicata una procedura analitica, che ha tenuto conto del calore che sale dal mantello e del calore radiogeno prodotto dalla crosta, al fine di ottenere l’impostazione geotermica 3D dell’intera regione.
I risultati hanno evidenziato il ruolo chiave svolto dalla geometria Moho, in particolare poiché si verifica un passaggio di ~10 km tra il Moho adriatico della placca subduttiva a ovest e il nuovo Moho tirrenico che caratterizza l’area di retroarco a ovest. Il confronto tra i nostri risultati e i dati disponibili del pozzo suggerisce una buona corrispondenza tra la metodologia analitica applicata e i set di dati pubblicati. Un’anomalia visibile è localizzata in un sito specifico (es. la città costiera di Senigallia), dove si può prevedere che la circolazione del fluido abbia prodotto un aumento del flusso termico superficiale locale; ciò rende il Senigalliano un promettente polo per il possibile sfruttamento degli impianti geotermici.
Parole chiave: centro Italia; flusso di calore; modellazione termica 3D; struttura termica; profilo di temperatura